STANZIATI 30 MILIONI DI EURO PER LA FORESTAZIONE URBANA
Finalmente si inizia ad essere consapevoli che l’apporto del verde nelle città è un fattore fondamentale per riequilibrare la sregolatezza con cui l’”Urbanesimo” sfrenato dell’ultimo lustro di tempo ha prodotto risultati ostili alla vita di ognuno di noi e soprattutto hanno contribuito a modificare la “ respirazione” del pianeta ma soprattutto delle aree metropolitane ad alta densità con le conseguenze che tutti potranno immaginare.
I FINANZIAMENTI
Dal sito del Ministero dell’ambiente abbiamo appreso che verranno stanziati 30 milioni di euro nel biennio 2020-2021 per i progetti di “forestazione urbana” nelle città metropolitane.
“Sappiamo che la lotta ai cambiamenti climatici richiede azioni concrete e finalmente mettiamo in campo questo strumento – ha spiegato Costa – che stimola progetti concreti che migliorano la qualità dell’aria nelle città metropolitane, assorbendo anidride carbonica e incrementando allo stesso tempo bellezza e qualità di vita”.
I finanziamenti previsti per il biennio 2020-2021 sono di 15 milioni di euro per ciascun anno, stanziati sul capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’Ambiente, e saranno destinati alle aree metropolitane, tenendo conto dei livelli di qualità dell’aria delle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria. È previsto un limite massimo del finanziamento per ciascun progetto presentato dalle Città metropolitane, pari a 500 mila euro e tra i requisiti di ammissibilità dei progetti presentati è previsto impegno ad assicurare un piano di manutenzione per un periodo di almeno 7 anni e l’eventuale nuova messa a dimora delle alberature che non abbiano attecchito.
Entro 120 giorni dalla firma del decreto le città metropolitane possono presentare i loro progetti che saranno verificati e validati dal Ministero dell’Ambiente entro 90 giorni.
Dal sito del ministero si potrà scaricare l’elenco dei Comuni appartenenti ad aree metropolitane
GUARDIAMO OLTRE IL SEMPLICE RIORDINO CITTADINO
Ci auguriamo che gli stanziamenti siano indirizzati a studi seri e veramente sostenibili per la ricostruzione del verde depredato nelle città e non a progetti formali per riordinare il verde da arredo urbano o da aiuole disconnesse o per progetti che non contribuiscono al reintegro sostanziale del verde primario.